Traduzione e Interpretazione

Piccole incomprensioni Italo-Cinesi

CommunicationLo sapevate che se i cinesi dicono di no in realtà stanno dicendo ?

La cosa sembra paradossale, lo so, ma posso assicurarvi per esperienza diretta che è proprio così!!

Due settimane fa, ero in auto con due persone straniere: uno di origine “europea” ma da tempo residente in Asia, l’altra di origine e residenza occidentale.

Quando siamo arrivati in stazione mi sono offerta di aiutarli a comprare il biglietto del treno, usando una frase del tipo: “Se volete parcheggio e vi aiuto volentieri a comprare il biglietto”.

La riposta dell’uomo, che aldilà del fuorviante aspetto occidentale è diventato cinese quasi in tutto e per tutto, è stata: “No, no grazie, non c’è n’è bisogno, facciamo noi” [mia traduzione dal suo inglese].

Al che, visto che comunque non si trattava della teoria della relatività (che nonostante i DVD di Piero Angela ancora stento a capire appieno), ma di un semplice acquisto di biglietto, io ho risposto: “Ok, allora. Accosto qui e vi aiuto a scaricare, poi me ne vado”.

3 secondi almeno di silenzio (che per chi fa analisi della conversazione, sono decisamente tanti)

A questo punto si auto seleziona la donna occidentale, che sorridendo mi spiega: “Ha detto no ma voleva dire sì”.

E vista la mia faccia un po’ perplessa, visto che io di solito se voglio dire sì dico sì e se voglio dire no dico no, aggiunge: “I cinesi sono fatti così. Non ti diranno mai di sì apertamente. Non accetteranno mai il tuo aiuto. Loro dicono sempre no. Però poi si aspettano che tu reiteri la tua proposta. Solo a quel punto accettano”.

Sono quindi scesa dalla macchina e li ho aiutati a comprare il famoso biglietto del treno.

E me ne sono tornata a casa affascinata da questa differenza cross-culturale… dicendomi che ve l’avrei presto raccontata su daily :)

2 Responses to “Piccole incomprensioni Italo-Cinesi”

  1. Michele scrive:

    Verissimo.
    (ormai sto invadendo il tuo daily) LoL

    I Cinesi non dicono mai nè sì nè no esplicitamente; in generale, proprio niente è esplicito quando si parla in Cinese. Mi vengono in mente mille esempi di frasi che i Cinesi “correggono” agli occidentali che parlano Cinese, perché le sentono troppo dirette (quasi scortesi); ad esempio, ad un “fa caldissimo qui a Shanghai, è umidissimo” non si respira!”, anche se ci sono 44°C e 90% d’umidità (e purtroppo per me non tiro cifre a caso), loro risponderebbero riformulando in “non è che fa caldissimo, è che Shanghai è più calda di altre città della Cina”. E’ un po’ come se tutto dovesse essere “attenuato”, “relativizzato”..
    Le conversazioni possono andare avanti per un po’ prima che si capisca a vera intenzione della persona con cui si parla: “Vuoi del riso?” – “No no, grazie. Non c’è bisogno.” – “Non ce n’è bisogno o non ne vuoi proprio?” – “No grazie, sto bene.” – “Ma non hai ancora mangiato a sufficienza! Dai, mangia ancora un po’.”

    Si tratta di sfumature culturali tutt’altro che immediate da apprendere per un occidentale, specialmente per uno avvezzo alle lingue occidentali. Intendiamoci, sono un sostenitore che non esistano lingue in assoluto più facili o più difficili, ma le differenze culturali esistono (eccome se esistono) e si ripercuotono inevitabilmente sull’uso della lingua. Alla faccia di chi dice che gli interpreti non servono, tanto si fa tutto con l’Inglese -.-

  2. Lisa scrive:

    Avevo già sentito parlare di questa affascinante differenza.
    Gli Albanesi invece confondono ancora di più le idee… Hai presente il gesto che facciamo noi Italiani con la testa per annuire? E quello che facciamo per negare?
    Bene, se ti capita di interloquire con persone albanesi che non siano a conoscenza dei nostri usi e costumi, ricordati di fare i gesti al contrario: se vuoi dire sì, muovi la testa come per dire no, altrimenti viceversa! :D

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