Traduzione e Interpretazione

FAQ: come diventare interprete UE?

La domanda aperta di oggi mi è stata posta tempo addietro da una lettrice di dailynterpreter. Tale Silvia, non diversamente da altri studenti in interpretazione, non sapeva bene come muoversi dopo la laurea, e mi ha quindi chiesto “delucidazioni in merito al percorso che dovrebbe fare un interprete per esercitare veramente la professione soprattutto all’interno delle organizzazioni internazionali”.

Non essendo competente in materia, visto che per ora ho scelto il mercato privato, giro la domanda a quanti di voi lavorano per una qualche “organizzazione” internazionale (i.e. Commissione e Parlamento UE, ONU etc.) o a coloro che hanno informazioni aggiornate a tal proposito.

? Sapete quali sono le attuali modalità di preparazione e selezione per diventare interpreti, ad esempio, alla Commissione Europea ?

Se avete anche solo uno stralcio di informazione commentate il post. Mettendo insieme le vostre risposte dovremmo riuscire a farci tutti un’idea ;)

8 Responses to “FAQ: come diventare interprete UE?”

  1. admin scrive:

    Vi copio la risposta di un amico che ce l’ha fatta e che ha commentato su facebook:
    “Basta farsi un mazzo tanto, imparare almeno una lingua assurda, avere sani principi e…la voglia di investire in se stessi per dare magari un giorno il proprio contributo alla comunicazione tra la gente che muove il mondo!”

  2. ila scrive:

    ciao nati!
    l’anno scorso abbiamo fatto una visita con piccolo stage a Bxl (parlamento + commissione). quindi vi racconto le informazioni che ho assorbito io da quell’esperienza e da tutte le assistenze pedagogiche di funzionari ue alla sslmit.

    Dunque, per entrare in cabina italiana per un’istituzione europea devi passare un concorso in cui fai le prove in tutte le tue lingue (sia sim che consec, nonostante di consec poi se ne faccia relativamente raramente). per fare il concorso devi “apply” sul sito, quando viene aperto il concorso (direi che indicativamente capiti una volta ogni 2-3 anni, a seconda del ricambio che si crea in cabina). per poter “apply” non basta avere all’attivo una laurea (o master) da interprete di conferenza. ti faccio il mio esempio: con inglese e francese (e uno spagnolo eventuale) non accetterebbero la richiesta di fare il concorso. dovrei inserire almeno una terza lingua più “strana”, e soprattutto dei paesi di recente adesione. in ogni caso, sono di certo preferibili tre lingue a due. diciamo che già qualcuno che ha inglese-tedesco-francese, può forse vedersi accettata la richiesta perché ha esattamente le tre lingue veicolari dell’ue. forse anche con olandese al posto del tedesco si può tentare. quando siamo stati un anno fa, ci hanno anche detto che ci sono lingue “strane” migliori di altre per avere una chance di essere chiamati a fare il concorso. per farti un esempio: il rumeno, essendo una lingua romanza, è relativamente semplice da imparare per un italiano, quindi non è apprezzata per richiedere di fare il concorso come potrebbe esserlo il polacco ad esempio.

    inoltre, ci sono due concorsi: uno per entrare in ue come freelance (ti chiamano al bisogno) e uno da funzionario. diciamo che per iniziare immagino sia più che un buon inizio partire col concorso da freelance!

    ecco quello che so! vi segnalo comunque questo gruppo su fb (interpreting for europe), dove vengono segnalate tutte le notizie, le aperture dei vari concorsi, le possibilità di stage ecc!
    http://www.facebook.com/pages/Interpreting-for-Europe/173122606407

  3. Giuls scrive:

    Ciao Nati (se posso)!
    Complimenti per il blog, lo leggo sempre, oltre ad avere una proprietà di linguaggio rara per il web tratti argomenti interessantissimi! Inoltre apprezzo molto l’importanza che dai alla condivisione: ogni volta che qualcuno mi chiede un glossario e d’istinto la cosa mi irrita pensando di dare via il mio lavoro a chi non ha contribuito, penso sempre a questo blog e a come condividere con significa perdere qualcosa, anzi!
    Visto che siamo in tema di FAQ sul futuro dell’interprete, ti vorrei chiedere una cosa se hai tempo di rispondere: io faccio il terzo anno alla SSLMIT e sto cominciando a pensare alla specialistica; mi sapresti dare qualche consiglio pratico su come prepararsi per il test in interpretariato? Ritieni che, al giorno d’oggi, nel mondo del lavoro sapere due lingue “banali” non basti più e sia meglio acquisire anche altre capacità?
    Ancora tanti complimenti per il tuo lavoro e la passione che ci metti!

    Giulia

  4. admin scrive:

    In risposta a Giulia:
    Non so se il test di ammissione sia cambiato negli ultimi anni, ma se è per caso rimasto invariato, ti consiglio di scaricarti le prove degli anni passati e di esercitarti con memorizzazioni, riformulazioni e traduzioni a vista, che non fanno mai male. Uno scoglio non indifferente erano poi i cloze test, quindi non li sottovalutare..e leggi il più possibile dei giornali in lingua!
    Quanto alla domanda sulle lingue, direi che il commento della collega che ti ha preceduto ti ha già dato una risposta (se non altro per il mercato delle istituzioni internazionali). Sul mercato privato si lavora ancora con inglese e francese, ma sempre meno e, soprattutto, sempre più in competizione. Quindi ti direi che se il tuo obiettivo è campare di cabina con due lingue standard la cosa è infattibile. Mentre se vuoi usare le tue lingue standard per fare altro (i.e. promuovere la tua regione da un punto di vista turistico o lavorare per un’azienda) allora francese, inglese e magari tedesco (viste le fiere in Germania) sono già un asso nella manica. Ma vanno integrate con conoscenze e capacità commerciali che la SSLMIT purtroppo non dà.

  5. Gaia scrive:

    Ciao a tutti!Su consiglio di Nati eccomi a condividere con voi le informazioni di cui sono venuta a conoscenza grazie alle ricerche svolte per la tesi. Preciso però che il mio ambito di studio non è l’interpretazione, bensì la traduzione. Andiamo per gradi. Per sapere se la Commissione europea ha carenza di interpreti o traduttori è bene consultare di tanto in tanto il sito dell’Epso,l’Ufficio europeo di selezione del personale. Qui, infatti, vengono pubblicati i bandi di concorso che riguardano non solo la Commissione europea ma anche altre istituzioni quali ad esempio il Parlamento. Nel caso in cui fosse presente un bando per interpreti di lingua italiana, l’unico modo per potersi candidare è inviare elettronicamente il proprio curriculum e seguire le istruzioni. Seguiranno poi varie prove e selezioni delle quali però non so dirvi molto perché, come ho specificato sopra, la mia ricerca è rivolta a traduttori.
    Invece, per quel che riguarda le lingue di lavoro, circa le lingue “esotiche” è bene preferire lo studio di quelle i cui paesi mostrano un’alta percentuale di parlanti, come ad esempio il polacco. A riguardo delle lingue extraeuropee, l’arabo, il cinese e il russo sono indispensabili per i rapporti diplomatici. Inoltre, non sono da sottovalutare le lingue dei futuri allargamenti, quali il turco.
    Concludo con alcuni siti utili tutti da consultare:
    http://scic.ec.europa.eu/europa/jcms/c_6053/study-bursary
    http://ec.europa.eu/dgs/scic/
    http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=MEMO/06/174&format=HTML&aged=1&language=IT&guiLanguage=en

    Ciao a tutti,
    Gaia

  6. Angela scrive:

    Ciao a tutti,sono capitata per caso su questo interessante forum. Io studio cinese e inglese,sono al I anno della triennale e sinceramente non so se ho fatto la scelta giusta per quanto riguarda la combinazione linguistica. Da quanto ho letto le istituzioni europee ricercano anche interpreti di cinese giusto? La mia più grande rabbia è quella di essere entrata alla sslmit per cui sento che,una volta uscita dall’università la mia combinazione che purtroppo è limitata a 3 lingue mi vincoli ad emigrare in Cina. Di sicuro senza un soggiorno linguistico(o numerosi soggiorni linguistici) la lingua non potrò perfezionarla ma se volessi restare in Italia o in Europa, ci sono possibilità di trovare lavori decenti con queste lingue o si è destinati al precariato? Grazie in anticipo.

  7. Anthony scrive:

    Salve, vorrei consigliare a chi vuole intraprendere la strada del professionista del settore linguistico di iscriversi al sito http://www.traduzioni.in è un database dei traduttori e degli intepreti a disposizione delle agenzie di traduzioni ed interpretariato. L’iscrizione è gratuita.

  8. Nicoletta scrive:

    Scusate dato l’argomento trattato vorrei chiedere un’informazione a chi del mestiere. In particolare, mi chiedevo se per essere ammessi all’accreditation test presso la DG Interpretation per diventare interprete freelancer è accettato un master di interpretariato di conferenza rilasciato anche da una scuola privata e non necessariamente da una Università. A tale proposito se avete dei suggerimenti ve ne sarei molto grata.
    Vi ringrazio anticipatamente.

    Nicoletta

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