Parafrasando Zeldin, secondo cui un viaggio è riuscito “when the traveller returns as an ambassador for the country he has visited” (1994: 313), oggi mi faccio ambasciatrice della Croazia e della città istriana di Rovigno.
Sono riuscita a concedermi, purtroppo, solo 4 giorni di ferie. Ma sono bastati a farmi dire cose del tipo “prima di andare a mangiare passiamo da casa” (riferito alla camera d’albergo) o “sono stanca andiamo a casa” (riferito all’hotel Park dove alloggiavamo). Questo a riprova del fatto che, come vi dicevo nel post che ha inaugurato la sezione viaggi, “Casa mia” è un’emozione che posso ricreare ovunque, quando col tempo una strada smette di essere sconosciuta e diventa la strada di casa, quando i volti smettono di essere ostili e diventano amici. “Casa mia” sono io che, viaggiando e conoscendo altro, scopro qualcosa di me.
Per le strade di Rovigno ho riscoperto sicuramente la mia italianità, perché la percentuale di turisti italiani era superiore a quella di qualsiasi altra nazionalità. Sentivo parlare italiano intorno alla piscina di un hotel che raccomando, fosse anche solo per l’enorme buffet di prima colazione con cui il buon giorno si vede dal mattino.
Italiani erano, poi, i ragazzi che come me e il mio fidanzato hanno preso la Glass Boat per fare il giro delle isole e fermarsi all’Isola Rossa a fare il bagno.
E italiani erano la maggior parte dei clienti dei ristoranti dove i camerieri passavano senza problemi dall’italiano, all’inglese al francese. Ristoranti dove, per dovere di cronaca, con i 15 € a persona che di solito si spendono in Riviera Romagnola per mangiare un’ insalatona, una bibita e un caffè in spiaggia, a Rovigno mangiavo antipasto e primo/secondo di pesce con vino e vista sul mare.
Da ultimo, italiani erano la maggior parte dei turisti che si sono ammassati intorno alla statua del delfino che io, per cinque minuti almeno, ho tentato di baciare da lontano. Vi risparmio tutti i tentativi e pubblico unicamente il risultato di tanta fatica e di tante risate (mie, del fidanzato fotografo e dei passanti).
Ma la mia italianità vacillava quando vedevo la sporcizia che si accumulava in alcune calette (guarda caso quelle frequentate da compatrioti). E quando, dallo splendido giardino dell’hotel Eden, il 10 agosto ammiravo estasiata il Lago dei Cigni (Labude Jezero in croato) messo in scena da una compagnia di balletto russa sentendo i commenti ignoranti dell’italiano medio che mi sedeva accanto.
Ammetto, poi, di essermi sentita un po’ croata quando ho letto questo cartello che, ironizzando sulla condizione di diversamente abile, invita le persone a non parcheggiare nel posto riservato. A conferma del fatto che, anche nella segnaletica stradale, le grandi verità si possono dire con l’ironia e il sorriso.
Oltre che della mia italianità ritrovata, il viaggio a Rovigno è stato foriera di malessere. Ho scoperto, infatti, di soffrire di mal di mare e invito quanti hanno intenzione di prendere il traghetto dell’Emilia Romagna Lines a mettere in conto qualche vomitata se il mare è mosso. A difesa di un mezzo di trasporto marittimo che non è ovviamente responsabile delle condizioni atmosferiche, devo dire comunque che il personale è stato davvero discreto e gentilissimo e che, svanito il ricordo delle sette vomitate che hanno costellato il mio viaggio di ritorno, forse riprenderò quel traghetto (che partendo presto la mattina e tornando tardi la sera vi offre il vantaggio di approfittare appieno della giornata di arrivo e di quella della partenza, diversamente dalla macchina che, in caso di traffico, vi porta via una giornata).
In conclusione, vi consiglio fortemente di andare a Rovigno per l’acqua pulita e trasparente, il buon pesce generalmente a basso prezzo (se avete qualche soldo in più da spendere concedetevi una sera al Ristorante Ulika, nella città vecchia), la gentilezza della popolazione, i localini arroccati sugli scogli dove potrete sedervi su comodi cuscini e sorseggiare il vostro drink sul mare, la natura selvaggia e il silenzio dovuto all’assenza di automobili in tutto il centro storico.
Che bello!!! Mentre leggevo il tuo post mi sembrava davvero di essere in Croazia (anche se non l’ho mai visitata)… con l’immaginazione si va ovunque!!! Non vedo l’ora di fare un altro viaggio e di scoprire nuove curiosità grazie ai tuoi post!!! Baci
nati quest’idea è davvero geniale, e tu sai essere una narratrice eccezionale complimenti davvero… se potessi partirei per la croazia domani! un bacione
Io c’ero
parto per Rovigno sabato e non vedo l’ora di scoprire tutte queste bellissime cose..soprattutto l’acqua del mare che dev’essere davvero stupenda!
Noi partiamo x Rovigno Sabato e cì staremo x una settimana… non vedo l’ora.
Sono stato a Rovigno quest’anno (2016) per circa 12 giorni e devo dire che ci ho lasciato il cuore. Posto fantastico, stupendo, gente cordialissima, mare meraviglioso, cibo ottimo. Sicuramente il prossimo anno ci tornerò nuovamente…