Traduzione e Interpretazione

Lezione 8 settembre: statuti epistemologici della linguistica applicata

Scienze CognitiveQuesta mattina i dottorandi del 1° anno all’Università di Modena e Reggio Emilia hanno partecipato alla seconda puntata di “Statuti epistemologici della linguistica applicata” con il professor Augusto Carli e la professora :) Elena Favilla.

Nella prima parte della lezione, Carli ha speso qualche parola sul libro “Le scienze cognitive del linguaggio” a cura di A. Pennisi e P. Perconti. Non diversamente da quanto cerco di fare anche io nella sezione Reviews di Dailynterpreter, il professore ci ha spiegato il contenuto del libro e ci ha invogliati a leggerlo.

Tenterò ora di fare lo stesso con voi, per quanto il mio italiano non sia certo alla pari di quello di Carli, che con un ritmo bilanciato e il tono giusto riesce ad entrare in sintonia con il suo pubblico, a mettersi au diapason con l’ascolto di chi silenziosamente lo ammira.

Ma ci provo :)

Dunque, il libro di Pennisi e Perconti, che comprerò subito perché Carli mi ha proprio convinta, è diviso in cinque parti principali:
1) introduzione sulla filosofia della mente e sul linguistic turn degli anni 80;
2) biologia, linguaggio ed evoluzione;
3) linguistica cognitiva;
4) linguaggio e memoria;
5) patologie e psicopatologie del linguaggio.

Come il titolo e la suddivisione lo indicano, i due curatori fanno una panoramica su alcune delle tante discipline che rientrano nella Linguistica Applicata che, come lo dice la definizione che l’AILA ne dà:

Applied Linguistics is an interdisciplinary field of research and practice dealing with practical problems of language and communication that can be identified, analysed or solved by applying available theories, methods and results of Linguistics or by developing new theoretical and methodological frameworks in Linguistics to work on these problems. Applied Linguistics differs from Linguistics in general mainly with respect to its explicit orientation towards practical, everyday problems related to language and communication.

Senza entrare nel dettaglio di una definizione che richiederebbe, invece, pagine di approfondimento (sul carattere interdisciplinare, sul binomio ricerca e pratica, sui problemi del linguaggio e della comunicazione, sulle teorie e i metodi della linguistica, sull’orientamento esplicito ai problemi pratici e quotidiani connessi alla lingua e alla comunicazione etc.), pubblico per me stessa prima ancora che per voi alcuni link utili per orientarsi nella disciplina della Linguistica Applicata:

Associazione Italiana di Linguistica Applicata
http://www.aitla.unimore.it
Association Internationale de Linguistique Appliquée
http://www.aila.info

e della Linguistica Generale (a livello italiano):

Società di Linguistica Italiana (SLI)
http://www.societadilinguisticaitaliana.org/
Società Italiana di Glottologia (SIG, che non è un lamento :)   )

http://web.unimc.it/sig/

Vi lascio, infine, con alcuni spunti di riflessione che sono stati lanciati ed in parte investigati durante la lezione:

- il genere di base dell’italiano è il maschile, e il femminile ne è il prolungamento. Ciò fa sì che si dica il poeta (con una parola di origine greca che potrebbe coprire entrambi i generi) al maschile e poetessa al femminile, mentre si potrebbe tranquillamente dire la poeta;
- la lingua s’insinua nelle menti ed è uno strumento di riflessione;
- i sistemi linguistici sono molto elastici, è la mente che non lo è. Tanto che i neologismi vengono non di rado percepiti come sovversivi, anziché come un modo per combattere, ad esempio, il sessismo di genere. Una donna assessore, o ministro, o dottore potrebbe contribuire a farlo facendosi chiamare, magari, assessora [che, en passant, è sbagliato stando al correttore automatico] o ministra o dottora, il che sarebbe assolutamente plausibile dal punto di vista morfologico;
- l’italiano come lingua orale è tra le più giovani a livello europeo;
- le associazioni, come quella di linguistica applicata, controbilanciano il rischio di parcellizzazione della scienza e rispondono al bisogno di unire persone con gli stessi interessi. C’è, infatti, bisogno di confronto con la comunità scientifica, perché altrimenti la scienza diventa autoreferenziale;
- se non c’è confronto c’è pessima scienza;
- solo grazie al confronto la scienza diventa oggettivabile;
- dire linguistica e dire glottologia è la stessa cosa, ma in Italia di solito la glottologia ha a che fare con la linguistica storica.
- …
- avete idee su cui riflettere a proposito di Linguistica Applicata?

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