Traduzione e Interpretazione

Debriefing convegno TETRA

Come promesso alcuni giorni fa, eccovi il debriefing della Tetra Conference organizzata dalla SSLMIT di Forlì.

Lo chiamo debriefing, così come chiamo i pomeriggi spesi a rimettere mano al materiale raccolto per i convegni e soprattutto ai glossari, perché le giornate del 9 e 10 ottobre scorso sono state “lavorative” a tutti gli effetti.

Contrariamente ai programmi, ho infatti fatto la simultanea passiva degli interventi di Tony Hartley, Karl-Heinz Freigang e Reinhard Schäler, nonché della moderazione di Guy Aston.

Visto il preavviso di poche ore, non ho avuto modo di preparare un mega glossario. Condivido comunque le poche pagine che ho realizzato la sera prima del convegno, mentre leggevo le slide degli oratori (slide che saranno presto disponibili sul sito del Convegno).

Scarica il Glossario sulle Tecnologie della Traduzione: Glossario TETRA

Mi scuso per i buchi lasciati sia nella colonna inglese che in quella italiana, ma ora non ho proprio il tempo di riempirli. Questi buchi sono ad ogni modo frequenti in fase di debriefing, perché mi preme inserire la terminologia emersa anche senza necessariamente tradurla, e di norma li riempio prima del convegno successivo sull’argomento.

Detto questo, ecco alcuni spunti di riflessione e suggerimenti che sono il frutto delle due giornate di conferenza che hanno avuto il merito, come diceva il Professor Bertaccini, di dare al pubblico le risposte che stava cercando o se non altro di stimolarlo ad andarsele a cercare…

-    è incredibile come in un convegno dedicato alle tecnologie si arrivi a parlare di cucina e di spezzatino! A più riprese la traduzione è stata paragonata ad uno spezzatino preparato in pentole che equivarrebbero ai software di traduzione assistita. Se una traduzione non viene bene – diceva qualcuno – non dovreste prendervela necessariamente con le pentole. Magari siete voi che vi siete scordati di mescolare :) [thanks God non stavo più traducendo quando la conferenza è scivolata nel culinario e me la sono goduta in pieno]

-    è importante associare la domanda di traduzione all’offerta di traduzione. Sempre più spesso, infatti, gli annunci richiedono figure come “il medico che conosce due lingue” o “l’ingegnere con perfetta padronanza di N lingue straniere”. Viene da chiedersi, come affermava Mario Spoto di Synthema, di quale traduttore si tratti?

-    dai un’occhiata a http://translate.google.com/toolkit/

-    l’espressione “falso positivo” che negli ultimi giorni è stata spesso attribuita a Cannavaro può egualmente riferirsi alla traduzione

-    visita il blog di Luigi Muzii http://ilbarbaro.splinder.com/ che a sua volta fa una recensione del Convegno Tetra

-    leggi gli ultimi due libri di Chris Anderson, direttore di Wired e autore di “La coda lunga” (The Long Tail) e di “Gratis” (Free)

-    dai un’occhiata a https://www.mturk.com/mturk/welcome che, quando non si ha nulla da fare, offre task di traduzione mettendo direttamente in contatto il cliente con il fornitore

-    dai un’occhiata a https://www.onehourtranslation.com/ , per gli stessi motivi di cui sopra

-    dai un’occhiata a http://www.therosettafoundation.org/ tanto pubblicizzato da Schäler

One Response to “Debriefing convegno TETRA”

  1. Nicola Poeta scrive:

    “Se una traduzione non viene bene – diceva qualcuno – non dovreste prendervela necessariamente con le pentole. Magari siete voi che vi siete scordati di mescolare”. Quel qualcuno ero io. Nicola Poeta

Leave a Reply