Traduzione e Interpretazione

Did you have a good week-end?

Lo sapevate che la semplice domanda “Did you have a good week-end?” può essere interpretata in modi diversi a seconda del paese in cui la utilizzate?

Se la usate in Australia, di lunedì mattina al ritorno in azienda, la frase viene percepita come una pura routine conversazionale. Tanto che la gente se la aspetta e che in generale la risposta del vostro interlocutore non andrà oltre il laconico “Nice, thank you

Se la usate in Francia, ovviamente nella sua versione francese “Avez-vous passé un bon week-end?“, i francesi vi racconteranno la loro vita, ripercorrendo per filo e per segno quello che hanno fatto sabato e domenica.

I problemi nascono, ovviamente, se australiani e francesi si incontrano. Come racconta Kerbrat-Orecchioni nel suo libro Les actes de langage dans le discours rifacendosi a Béal (1992):

« […] les Australiens trouvent les Français peu polis (puisqu’ils oublient régulièrement de poser cette question), et excessivement diserts (puisqu’ils y répondent en « racontant leur vie ») ; quant aux Français, ils interprètent le comportement des Australiens comme étant à la fois indiscret, et hypocrite puisqu’ils ne daignent même pas écouter la réponse à la question qu’ils viennent de poser – le problème étant que justement, cet énoncé n’est pas une vraie question » (Kerbrat-Orecchioni, 2005: 179)

E questo solo per via di una semplicissima domanda che in italiano suona “Hai passato un bel fine settimana?” e alla quale, a questo punto, non sono più sicura di saper rispondere :(

Voi italiani “purosangue” che risposta vi aspettate?

3 Responses to “Did you have a good week-end?”

  1. -nico- scrive:

    Sì, grazie! e tu?

  2. :)! scrive:

    per me dipende da come mi si pone la domanda e soprattutto da cosa ho fatto nel week end :P !!!!

  3. Claudia scrive:

    Concordo pienamente con il post di Nico.
    L’abitudine di rispondere “Sì, grazie. E a te?” è molto diffusa anche se, magari, il week-end è stato un disastro!
    :D

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