Traduzione e Interpretazione

Traduzioni estreme

Il “Dipartimento di studi linguistici sulla testualità e la traduzione” e il “Master in traduzione di libri per ragazzi” dell’Università di Modena e Reggio Emilia hanno recentemente organizzato un convegno sulla traduzione di nonsense, filastrocche e parodie.

A chi di voi, come me, non fosse riuscito a parteciparvi, consiglio la lettura di un articoletto che Franco Nasi ha pubblicato sulla rivista Doppiozero. Il testo è decisamente all’altezza del suo accattivante titolo – “Two bees or not two bees: convegno sulla traduzione del nonsense” – ed invita i lettori ad una riflessione su un tipo di traduzione che ha molto dello sport estremo e che richiede una buona dose di creatività e forse pure di cattiveria.

“Traduzioni pericolose nelle  quali il traduttore deve non solo mettersi in gioco, come avviene sempre nelle traduzioni, ma scendere in campo facendosi notare assai più di quello che, per statuto e indole – e, aggiungerei, formazione – vorrebbe”.

Sono traduzioni che valgono bene una tesi, per chi di voi fosse in cerca di un argomento da affrontare. Lo stesso credo di poter dire per le traduzioni di libri per l’infanzia, che aldilà dell’apparente semplicità in realtà richiedono un’elevata dose di creatività e di tempo. Quello che, una volta entrati nel mondo e nei ritmi del lavoro, non sempre si riesce a dedicare.

Se doveste optare per la traduzione di libri per bambini, vi segnalo un sito che ho scovato cercando delle favole da raccontare al mio piccolino. Si chiama Mamiplume ed è un sito assai primitivo in cui i genitori condividono le storie che hanno inventato per i loro piccoli al di fuori del circuito commerciale. Ve ne sono una cinquantina, corredate da immagini e divise per età, e sono gratuitamente scaricabili in formato PDF dalla sezione “Consulter la liste des livres”.

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