Traduzione e Interpretazione

Incontro LAIM del 31 marzo

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Scusate il carattere telegrafico di questo post e mille scuse a Vittorio Iervese se non gli dedico oggi lo spazio che si merita.

Il fatto è che, per quanto io abbia partecipato nel pomeriggio ad un incontro interessantissimo del LAIM (il Laboratorio di Analisi sull’Interazione e la Mediazione), oggi il tragitto il treno lo sfrutto per preparare il convegno del 2 e 3 aprile a Bolzano più che per farvi una relazione.

Mi limito a dirvi che Iervese ha introdotto il suo discorso partendo dalla dicotomia, spesso discussa, tra forme dialogiche e forme monologiche. Ha poi passato in rassegna la narrazione, la mediazione narrativa e la posizione narrativa chiedendosi (e chiedendo a noi al contempo) se queste categorie della narrativa potrebbero essere applicate alle interazioni mediate, soprattutto laddove assistiamo a fenomeni di co-authorship.

Questa domanda e questi assunti teorici sono stati per così dire “testati” su 4 estratti (trascritti) del documentario “La forteresse” di F. Melgar (http://www.laforteresse.ch e www.looknow.ch) che è stato presentato al Festival dei Popoli.

Questa Forteresse è un centro di permanenza temporaneo per richiedenti asilo. Le interazioni prese in esame oggi (inglesi e francesi) si sono rivelate particolarmente interessanti per vedere come il racconto del richiedente asilo venga co-authored con il mediatore, il quale in diversi modi può cambiare il posizionamento narrativo e stabilire dei contratti di fiducia.

Al mio ritorno da Bolzano andrò sicuramente a guardare le trascrizioni in parte disponibili sul sito. A voi fare lo stesso.

Ora passo e chiudo, EOM come direbbe qualcuno.

Mi farò viva sabato, se non sono troppo a pezzi, per raccontarvi come è andato il convegno sui cambiamenti climatici :)

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